Quante tipologie di persone si possono incontrare sul lavoro?
Io ricordo quando ho lavorato per anni in una ditta grossa ce n’erano di tutti i tipi. Ma sono stata in un ufficio dorato, dove le colleghe erano amiche, c’era qualche pettegolezzo ma non c’erano grosse rivalitá, e il capo era come un papá, quando sbagliavo, mi dava una "noccata" in testa o mi tirava i capelli per scherzo. Questo forse non si trova dappertutto, lo so, infatti avevo lavorato in un posto altri due anni dove l’ambiente non era affatto amichevole.
Erano anni che non lavoravo in ufficio e dal 28 settembre ho fatto questa esperienza.
Mi sono ritrovata a lavorare in una piccola ditta di trasporti quasi tutta a conduzione famigliare.
Il tipo di lavoro mi ha appassionato subito, c’era a parlare parecchio coi clienti al telefono, e tutto col computer. Una favola.
I due soci titolari sono autisti anche loro, due figli di uno sono autisti e la figlia in ufficio.
Dopo due o tre giorni l’inferno.
Diciamo che ho fallito. Per due motivi. Uno è il carattere di questa collega maleducata, bugiarda e isterica. La seconda è il mio di carattere, tanto volenteroso e disponibile, quanto sensibile e ansiosa a contatto con persone aggressive. Andavo letteralmente nel pallone ogni volta che dovevo chiedere qualcosa alla ragazza (20 anni meno di me!) che mi rispondeva: "cosa ci vuole", "possibile che a 50 anni non sai ste cose", "quello che cerchi è al suo posto", invece di aiutarmi.. Oppure mi urlava alle spalle quando ero al telefono.
Il risultato: mi sono licenziata. Riuscivo a lavorare solo quando lei si assentava per qualche mezz’ora.
Il resto era tutta una serie di perdita di tempo perché per l’ansia mi bloccava, andavo in confusione e ci mettevo il doppio per fare il lavoro assegnatomi. Avevo pensato pure di bermi un grappino prima di presentarmi in ufficio, ma mi fa venire il mal di testa!
Aiuto da lei, zero, solo improperi per risposta a qualsiasi domanda. Mi consola solo un pochino pensare che altre due prima di me sono scappate e "non si sapeva il perchè". Ora lo so.
Oltretutto cercavo di non farci caso, e dopo le sue sfuriate mi davo da fare per fare meglio, e non le dicevo se trovavo qualche suo errore, lo mettevo a posto e basta. Non sono perfetta. Sono corta di memoria, specie quando sono ansiosa,e devo annotarmi ogni cosa o telefonata, ma per il resto sono abbastanza sveglia penso. Credo che l’intelligenza non abbia a che fare con questo.
Ecco, ho vuotato il sacco.
Ma negli uffici, mi/vi chiedo, visto che non ci lavoravo da 10 anni, esistono ancora persone disponibili verso chi è nuovo?
C’é dappertutto questa specie di sadismo nel vedere il "vicino di banco" che annaspa cercando qualcosa o una soluzione?
Bisogna essere stronzi nella vita ed avere un carattere forte per poter lavorare?
Quello che penso io è che è tutta questione di CuLo.
Infatti, nonostante io sia un’ansiosa, con poca fiducia in me stessa, ho il dono dell’OTTIMISMO.
Ho intenzione di riprovarci ancora e ancora. Mai dire mai. Magari prima della pensione mi tocca un lavoretto decente.
Intanto continuo a fare le pulizie..